GPS in agricoltura è sinonimo di precisione ed efficienza. L’inserimento di questa tecnologia, molto sfruttata in altri settori dell’economia così come nella vita quotidiana, infatti, non ha fatto altro che migliorare la qualità delle lavorazioni, riducendone le tempistiche e migliorandone i risultati.
L’agricoltura prima del GPS
Prima dell’avvento dell’agricoltura di precisione le lavorazioni del terreno, dall’aratura alla semina, dalla fertilizzazione a tutte le procedure antiparassitarie, venivano svolte a memoria e soprattutto a occhio. Ciò implicava la possibilità, non troppo remota, del verificarsi di un errore umano.
Non era raro, infatti, che un terreno venisse concimato due volte, oppure che il medesimo fondo agricolo venisse sottoposto due volte a un trattamento con fitofarmaci o pesticidi. Questo avveniva perché ci si doveva basare sulla memoria dell’operatore alla guida del trattore e sulla sua capacità di evitare, a occhio, di tralasciare alcune zone. Negli anni passati, anche per questo motivo, non sono mancate intere aree bruciate da fitofarmaci e pesticidi alle quali corrispondevano intere zone non trattate in alcun modo: un danno economico quantificabile in minor resa dei raccolti.
L’agricoltura di precisione con il GPS
L’applicazione del GPS nella gestione dei terreni agricoli non ha fatto altro che evitare il verificarsi di doppie concimazioni in alcuni spazi e assenza di irrorazioni in altre. Infatti, il GPS ha consentito agli operatori si coprire il terreno con tutte le operazioni necessarie e soprattutto di farlo nel minor tempo possibile. Obiettivo dell’uso di un GPS nel settore agricolo è, infatti, quello di garantire che ogni area del terreno sia sottoposto alle medesime lavorazioni.
Oltre a garantire che tutto il terreno riceva lo stresso trattamento, l’uso del GPS permette di archiviare i dati di tutte le lavorazioni eseguite, mappare il terreno da sottoporre ad attività agricole, ridurre i costi di gestione e quindi, ottenere un reddito maggiore. In linea di massima è possibile ottenere un risparmio sui costi di circa il 10%.
Come funzione un GPS in agricoltura
Nelle attività agricole il sistema GPS traccia il perimetro da sottoporre a lavorazione, fertilizzanti o pesticidi. Una volta acquisita la mappatura il GPS calcola con esattezza la superficie, determina i costi e aiuta a ridurre lo spreco. Grazie alla precisione del sistema GPS, inoltre, è possibile posizionare l’attrezzatura con precisione sulla macchina per ottenere un risultato più efficace. Molti GPS in commercio, inoltre, prevedono il servizio di assistenza (sia tecnico che sul campo). Il GPS in campo agricolo guida l’operatore non solo in direzione diritta ma anche durante le sterzature: in questo modo tutto lo spazio coltivabile viene ottimizzato al massimo.
I vantaggi del GPS in agricoltura
Come è evidente i vantaggi dell’uso di un GPS nella gestione del terreno agricolo sono molteplici. In sintesi, ricordiamo:
– Meno consumo di fitofarmaci, fertilizzanti e pesticidi;
– Costi di gestione inferiori;
– Maggiore risparmio di tempo;
– Redditività più alta;
– Possibilità di operare in qualsiasi ora del giorno e della notte: l’operatore è guidato dal GPS e non ha bisogno di vedere.
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